lunedì 9 giugno 2008

Linux e la logica dell’Apple click! (Wowww!)



Linux e la logica dell’Apple click! (Wowww!)

“Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare… navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire…”

Ciao Sucker, in rete ho trovato alcune cose interessanti, si magari arrivo un tantino tardi ma è sempre meglio arrivare che non arrivare per niente (non fate i maliziosi!).
Mi sono reso conto che il futuro di Linux e dell’open source diviene sempre più interessante e che gli sviluppatori cercano costantemente di inglobare nei loro progetti le logiche dei sistemi operativi più blasonati (ovviamente mi sto riferendo a Macintosh).
Sapete come si installa un programma in Mac? Ve lo dico io: Non si installa! Basta cliccare sull’eseguibile per dare inizio alla magia.
Sapete come si disinstalla un programma su Mac? Ve lo dico io: Non si disinstalla! Basta spostarlo nel cestino.
Ora, qualcosa del genere si sta affacciando anche sugli O.S. Linux, uno dei tanti progetti è questo: Klik, certo è ancora in fase embrionale e supporta per il momento pochi programmi ma promette bene.
Altra cosa interessantissima sono questi SpatiaBundle di nuova generazione sviluppati da Luca Cappelleti.
Cosa sono? E come funzionano?
Sulla prima domanda vi rimando al link precedente, per la seconda vi rimando a questa pagina dove troverete degli SpatiaBundle di alcuni programmi indispensabili alla vita del genere umano, come ad esempio FunPidgin, trattasi di un fork del famigerato PidGin con alcune funzionalità aggiunte come quella di poter inviare messaggi non in linea.
Ora, tutto l’ambaradan si sintetizza in pochi e semplici passi: scaricate il programma di vostro gradimento e dategli i permessi per poterlo eseguire con un solo click (o doppio).
Come si fa?
Ok, cliccate sul file con il tasto destro del mouse, proprietà, e in permessi spuntate “Pemetti esecuzione del file“.
Oppure, mettiamo che avete scaricato il file sul Desktop. Da terminale:

$ cd Desktop
$ chmod +x “nome del file”

Fatto questo basta cliccare sul file e si avvierà il programma. Notate bene che sulla try bar apparirà una nuova icona di proprietà dello SpatiaBundle (non spaventatevi) e sul Desktop comparirà un collegamento al programma appena aperto (vabbè queste spiegazioni non serevono a niente).
Semplice no!? Anche perchè non bisogna installare assolutamente niente e una volta che ne avete le tasche piene del programma basterà cestinarlo. Eheeee! Si stanno facendo passi da gigante sul fronte dell’open source, ascoltatemi una buona volta, passate al pinguino!

Il vostro affezionatissimo nonchè affezionato agli SpatiaBundle e a Klik!

PS: Se volete ulteriori delucidazioni vi rimando a questa pagina del buon caro e vecchio Pollycoke.

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